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Turismo e Cultura

Le tradizioni natalizie più curiose nel mondo

Il Natale è una festa universale, ma ogni Paese ha le sue tradizioni uniche che rendono questo periodo dell’anno ancora più speciale. Dalla Svezia all’Islanda, passando per la Catalogna e l’Austria, scopriamo alcune delle tradizioni natalizie più curiose e sorprendenti del mondo.

Svezia: la capra di paglia di Gävle

Ogni anno, a Gävle, una città in Svezia, viene eretta una gigantesca capra di paglia alta 13 metri, la più grande al mondo. Questa tradizione è iniziata nel 1966, quando un pubblicitario locale pensò di utilizzare il simbolo della capra per promuovere lo shopping natalizio. La capra viene posizionata nella piazza principale, ma con un curioso risvolto: ogni anno viene bruciata.

Le ragioni di questo incendio sono molteplici e misteriose. Alcuni ritengono che rappresenti un simbolo consumista, altri credono che faccia riferimento a un antico simbolo pagano, mentre altri ancora la vedono come un atto di vandalismo. Nel corso degli anni, sono stati fatti incendi in modi creativi e spettacolari. Nel 2005, ad esempio, due persone vestite da Babbo Natale e da Omino di pan di zenzero hanno dato fuoco alla capra utilizzando freccie infuocate.

Islanda: i regali dei terribili Yule Lads

In Islanda, la tradizione natalizia è dominata dai 13 Yule Lads, dei troll che visitano le case islandesi per fare scherzi e lasciare regali ai bambini. Dal 12 dicembre, uno a uno, questi mostriciattoli scendono dalle montagne e si fermano davanti alle case, dove i bambini lasciano le scarpe per ricevere un regalo. Se, però, non sono stati buoni gli Yule Lads lasceranno una patata marcia.

Ognuno di questi troll ha un nome stravagante, come Lecca Mestolo o Ruba Salsicce, e la loro visita continua fino al 6 gennaio, quando l’ultimo di loro ritorna sulle montagne. Questi esseri, noti anche come Jólasveinar, sono una parte importante delle celebrazioni natalizie islandesi e sono tanto temuti quanto adorati.

Venezuela: pattinare all’alba della Vigilia di Natale

Una tradizione davvero insolita arriva dalla Venezuela, in particolare dalla capitale Caracas. Ogni anno, la notte del 24 dicembre, tantissime persone si radunano per pattinare per le strade, una pratica che coinvolge intere famiglie. La tradizione inizia nel pomeriggio e continua fino all’alba, quando le persone si recano in chiesa per partecipare alla Messa di Natale.

Durante queste notti di pattinaggio, le strade sono chiuse al traffico dalla polizia per garantire la sicurezza, e le persone si spostano cantando canzoni natalizie. Un’usanza che, purtroppo, si potrebbe fare difficoltà a immaginare in paesi con climi più freddi, ma che risulta perfetta per il clima mite delle città venezuelane durante il mese di dicembre.

Austria: la parata dei Krampus

In Austria, il Natale non è solo una festa di gioia e allegria, ma anche di paura, grazie alla tradizione della parata dei Krampus. Questi demoni terrificanti sono parte integrante delle leggende alpine, e la loro figura è legata a San Nicola, il santo patrono dei bambini. Il nome Krampus, che significa “artiglio” in tedesco, si riferisce a una creatura mitologica che punisce i bambini cattivi, mentre San Nicola premia quelli buoni.

La tradizione di travestirsi da Krampus affonda le sue radici nei periodi di carestia, quando i giovani si mascheravano da mostri per spaventare le persone. Oggi, la parata dei Krampus si tiene il 5 dicembre, alla vigilia di San Nicola. I partecipanti si vestono con pellicce di animali e indossano grandi corna, dando vita a uno spettacolo spaventoso che rappresenta una delle tradizioni natalizie più singolari e adrenaliniche d’Europa.

Catalogna: Tió de Nadal

Una delle tradizioni natalizie più curiose e originali proviene dalla Catalogna e prende il nome di Tió de Nadal, ovvero “ceppo di Natale”. A partire dall’8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione, le famiglie catalane iniziano a “dare da mangiare” ogni notte a un tronco di legno, che viene poi coperto con una coperta per tenerlo caldo. Questo tronco, che viene decorato con occhi, bocca e un cappello, è posto davanti alla porta di casa.

La vera magia avviene il 25 dicembre, quando i bambini, cantando una canzone tradizionale, colpiscono il Tió con un bastone per far sì che il tronco “defechi” i regali nascosti dai genitori. Una tradizione stravagante, che rende il Natale catalano davvero unico nel suo genere.