Come arieggiare una stanza chiusa
L’aria di casa può essere inquinata fino a 5 volte di più dell’aria esterna: un fatto che per molti può risultare sorprendente ma che è comprovato dalla ricerca. Ecco spiegata la necessità di arieggiare e ventilare gli ambienti domestici.
L’aerazione consiste nel rinnovare brevemente una grande quantità d’aria aprendo le finestre, o anche le porte, per 10-15 minuti al mattino e alla sera. Quest’azione è importante per far entrare aria fresca in casa e creare un flusso d’aria sana. Sicuramente aprire le finestre è l’opzione più scontata, ma non sempre è possibile.
Nei casi in cui arieggiare non fosse possibile, come negli ambienti ciechi, è possibile attuare altre soluzioni.
Arieggiare un ambiente cieco: quale sistema scegliere?
Se hai un ambiente cieco in casa, è molto probabile che umidità, muffe e batteri prendano il sopravvento. Contrariamente all’aerazione, la ventilazione permette di rinnovare l’aria garantendo una circolazione generale e permanente. Può essere naturale o meccanica.
Per ventilare un ambiente chiuso e rinnovare l’aria interna, la VMC (Ventilazione Meccanica Controllata) è una soluzione essenziale e piuttosto efficace. La ventilazione meccanica controllata è un sistema che forza il ricambio di aria negli ambienti e agisce sulla regolazione dell’umidità interna agli edifici e sulla prevenzione nella formazione di condense e muffe fino al filtraggio da pollini, allergeni e altre sostanze inquinanti. Sistema a flusso singolo o doppio flusso, automatico o igroregolabile, esistono molti modelli in base al tuo budget e alle tue esigenze. Un piccolo consiglio da notare: cambiare i filtri una volta all’anno è essenziale per mantenere un buon ricambio d’aria.
Un’alternativa per contrastare l’umidità e le muffe può essere rappresentata dal deumidificatore elettrico. Grazie ad un sistema di condensazione, l’aria umida viene ventilata, raffreddata con un gas compresso e quindi espulsa sotto forma di aria calda e secca. Può essere utilizzato anche in cucina o in lavanderia perché è estremamente efficace nell’assorbire l’umidità. Molti modelli hanno un umidostato elettronico per regolare con precisione il livello di umidità desiderato.
Indipendentemente dal fatto che abbia una finestra o meno, una stanza può facilmente ospitare un purificatore d’aria per rimuovere efficacemente allergeni e altri inquinanti atmosferici. Gli ultimi modelli sul mercato sono dotati di sensori intelligenti che analizzano la qualità dell’aria e si attivano all’occorrenza per soffiare aria fresca. In modalità notte, il purificatore d’aria offre una modalità “silenziosa” che non interferisce con il sonno degli abitanti della casa.
Un ventilatore portatile può migliorare notevolmente la circolazione dell’aria, specialmente in una piccola stanza. Tuttavia, se è diretto nella stanza, potrebbe produrre correnti d’aria indesiderate: deve essere posizionato in modo che sia rivolto lontano dagli occupanti e verso la porta aperta. Potrebbe sembrare l’ipotesi meno rinfrescante ma rimuoverà efficacemente l’aria viziata. Molto efficaci anche i ventilatori a soffitto: si installano velocemente, lasciano circolare l’aria e consumano pochissima corrente elettrica, soprattutto se paragonati a un condizionatore.
Infine, consigliamo gli aspiratori, dotati di ventole in grado di creare un vortice d’aria che genera un ricircolo atto a evitare condensa, umidità sui muri cappe di fumo in ambienti ove è presente un camino. Questi impianti vengono spesso chiamati estrattori d’aria, sono compatti e per minimizzare l’ingombro è possibile scegliere modelli da incasso.